#11 LA PIAZZA DEI BOOKLOVERS

Ogni storia è una storia è una storia d’amore

Alessandro D’Avenia

 

 

“Che cosa è l’amore? L’amore salva?”

  

Trama

“L’amore salva?
Quante volte ce lo siamo chiesti, avvertendo al tempo stesso l’urgenza della domanda e la difficoltà di dare una risposta definitiva? Ed è proprio l’interrogativo fondante che Alessandro D’Avenia si pone in apertura di queste pagine, invitandoci a incamminarci con lui alla ricerca di risposte. In questo libro straordinario incontriamo anzitutto una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state compagne di vita di grandi artisti: muse, specchi della loro inquietudine e spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all’istinto di autodistruzione, devote assistenti, o invece avversarie, anime inquiete incapaci di trovare pace. Ascoltiamo la frustrazione di Fanny, che Keats magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere nemmeno un giorno di quotidianità, ci commuove la caparbietà di Tess Gallagher, poetessa che di Raymond Carver amava tutto e riuscì a portare un po’ di luce nei giorni della sua malattia, ci sconvolge la disperazione di Jeanne Modigliani, ammiriamo i segreti e amorevoli interventi di Alma Hitchcock, condividiamo l’energia quieta e solida di Edith Tolkien. Alessandro D’Avenia cerca di dipanare il gomitolo di tante diversissime storie d’amore, e di intrecciare il filo narrativo che le unisce, in un ordito ricco e cangiante. Per farlo, come un filomito, un “filosofo del mito”, si rivolge all’archetipo di ogni storia d’amore: Euridice e Orfeo. Un mito che svolge la sua funzione di filo (e in greco antico per indicare “filo” e “racconto” si usavano due parole molto simili, mitos e mythos) perché contempla tutte le tappe di una storia d’amore, tra i due poli opposti del disamore (l’egoismo del poeta che alla donna preferisce il proprio canto) e dell’amore stesso (il sacrificio di sé in nome dell’altro).”

 

Recensione

Alessandro D’Avenia, 40 anni, insegnante di Lettere e scrittore di molte opere letterarie tradotte in tutto il mondo, con questo romanzo intitolato “Ogni storia è una storia d’amore”, dalla forma strana – come egli stesso definisce  la sua opera – perché il percorso narrativo scelto è quello del filomito, cioè la meraviglia suscitata dalle storie d’amore e quella scaturita dal mito di Orfeo ed Euridice, vuole scoprire cosa è l’amore e se l’amore salva. D’Avenia ripercorre 36  storie d’amore di artisti, registi, scrittori, poeti, come quelle tra Camille Claudel e Rodin , quella tra Giulietta Masini e Federico Fellini, quella tra Olga Rudge ed Ezra Pound, tra Nadedza Chasina e Osip Mandel, storie di passione, amore, rassegnazione, coraggio, dolore, morte e la storia d’amore che le contiene tutte, che è il filo su cui si snodano tutte le altre storie, in quanto perfetta, meravigliosa, quella di Orfeo ed Euridice. Ogni titolo delle 36 storie ha il nome delle donne, Muse, mogli, amanti, amiche che hanno amato e sofferto per questi grandi artisti, registi, scrittori, poeti, perché solo le donne sanno la verità sull’amore, solo le donne possono spiegare cosa è l’amore. L’amore è vita perché amare è dare la vita a un altro e non prenderla e chi meglio delle donne che danno la vita portandola dentro di sé per nove mesi, conoscono l’amore vero. L’amore non è perfetto, in quanto è dolore, è appartenenza, ma non dipendenza, l’amore è rischiare la vita e salvarsi donandosi all’altra persona. E se l’amore è vita, salva, anche dalla morte, ma per salvare gli uomini, l’amore, deve passare dalle donne. Gli uomini non vengono salvati solo quando si gettano sulle spire del disamore. L’amore supera il tempo e se è così ogni storia è una storia d’amore che nella vita ha il suo inizio e la donna ne è testimone. Consiglio la lettura di questo romanzo per scoprire cosa è l’amore vero, l’amore che è l’unica trasgressione dell’uomo e che gli permette di evolversi e salvarsi.

 

Autore: Alessandro D’Avenia 

Editore: Mondadori 

Collana: Scrittori italiani e stranieri

Anno di pubblicazione: 2017

Pagine: 324

Genere: Narrativa

ETA’ DI LETTURA CONSIGLIATA: 18+

 

“Ho sempre amato il mito di Orfeo ed Euridice perché contiene tutti i movimenti di una storia d’amore . Il mito d’altronde è la clessidra capace di custodire i granelli di sabbia di tutte le storie nel tempo e nello spazio. E’ l’amore il motore di tutte le storie… l’amore vero festeggia la trasformazione della vita, passo dopo passo, in un cammino di scoperta di se stessi attraverso l’altro e insieme all’altro, e non a causa dell’altro. L’amore vero è una storia , l’amore romantico il sogno di una storia ”

“L’amore comincia sempre come dolore perché è la scoperta di un’assenza, come detta il “ mi manchi” universale nel lessico amoroso. L’amore presto o tardi ci porta in un territorio nuovo, ci fa uscire da noi per farci sperimentare la vita vera. E’ l’unica trasgressione dell’uomo, l’unica vera evoluzione. Baudelaire diceva ironicamente che il solo fastidio dell’amore è che si tratta di un crimine in cui non si può fare a meno di un complice. Per uccidere il proprio egoismo bisogna prima innamorasi”

“L’amore richiede coraggio che non dobbiamo e possiamo darci da soli, ma è interno alla relazione stessa. Le relazioni si nutrono di tempo e del tempo hanno bisogno, soprattutto in una cultura che ci ha precipitato nell’angoscia di non avere mai tempo

L’amore è scampare alla morte come un naufrago e aggrapparsi al perimetro di un abbraccio, riconoscere il dolore dell’altro e fallo diventare anche il proprio”

“L’amore vero non è dipendenza, ma appartenenza, l’amore vero non è ricerca del completamento di sé ma messa a servizio della propria completezza: solo chi è qualcuno può donarsi a qualcuno”

“Ogni storia d’amore aspira a dare forma alla quotidianità che si solleva su stessa e non si lascia irretire da ripetitività, anonimato, noia, consuetudine, pur conoscendole… L’amore non è la proiezione di relazioni tanto perfette quanto illusorie, come quelle proposte dalle favole o dalla rete. Piuttosto è l’accettazione di tutto ciò che sfugge al nostro controllo, che apre alla sorpresa, per la quale vale la pena di rischiare, giorno per giorno”.

                                                                                                                                                                                    S.R.

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