“Il colpevole di un omicidio è sempre colui di cui si sospetta meno.
Sarà vero?
O forse è proprio il più sospettato ad aver commesso il crimine?”
Trama
Olivia Randall, giovane avvocato newyorchese, vive la sua vita balzando da un processo all’altro.
Un giorno, però, riceve una telefonata da una bambina. Non sa chi sia, non l’ha mai sentita, eppure il nome che pronuncia la lascia senza fiato. Jack Harris, scrittore di successo. L’uomo a cui ha rovinato la vita.
La bambina le chiede di aiutare il suo papà, e lei accetta. È l’unica possibilità che ha per provare a fasi perdonare, o almeno per chiedere scusa.
Jack Harris è accusato di triplice omicidio ed è in galera in attesa del processo.
Olivia sa che è innocente, se lo sente, ma nonostante tutte le prove e le ricerche fatte per scagionarlo, si rende conto che la verità è una sola ed è sempre stata chiara, sebbene dei piccoli tasselli del puzzle non combacino: Jack Harris non aveva alcun altro motivo per essere sul luogo dell’omicidio al momento dell’omicidio.
Recensione
Un thriller scritto davvero bene, con un linguaggio semplice ma al tempo stesso intrigante.
È una storia molto ben costruita, così ingarbugliata che diventa impossibile abbandonare il libro.
È tutta una serie di deduzioni apparentemente perfette, ma in un attimo vengono distrutte da altre deduzioni altrettanto impeccabili che di nuovo vengono smontate pezzo per pezzo e sempre così, come in un circolo vizioso.
Jack è innocente, subito dopo colpevole e poi di nuovo innocente.
Si ha giusto il tempo di convincersi di un’idea per poi passare a credere il contrario e di nuovo si cambia opinione.
Non si può chiedere di più da un thriller, che lascia con il fiato sospeso fino al finale, ancora più sconvolgente.
Il lettore diventa Olivia Randall a tal punto da pensare di essere sulla scena, pronto a nuove deduzioni, sempre troppo vicino alla verità ma mai abbastanza da raggiungerla.
Jack Harris è davvero innocente?
Un ottimo caso per chiunque abbia sognato, almeno una volta, di essere un investigatore.
Autore: Alafair Burke
Editore: Piemme Pickwick
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 316
Genere: Thriller
ETA’ DI LETTURA CONSIGLIATA: 15+
CITAZIONI
“<<Credimi, non gli devi nulla.>>
<<Invece si, Don. Non hai idea di quanto gli devo.>>”
“Gli promisi che avrei continuato a cercarla, ma non riuscii a guardarlo negli occhi. Non c’era alcuna possibilità che quella storia potesse semplicemente finire <<in un attimo>>.”
“Sorrisi. La mia giuria era arrivata alla conclusione da sola. Questo significava che la ricostruzione era credibile. Mi era già capitato di servirmi di qualcuno per sviare i sospetti da un mio cliente: ma questo qualcuno, stavolta, sembrava proprio il colpevole.”
“Jack si era fatto ricoverare nella clinica perché aveva pensieri omicidi nei miei confronti.”