#26 LA PIAZZA DEI BOOKLOVERS

DIEGO DE SILVA

Divorziare con stile

C’è un avvocato napoletano semi- disoccupato Vincenzo Malinconico  il cui carattere riflette il suo cognome, una bella e simpatica cliente, Veronica Starace Tarallo, pronta a divorziare da un facoltoso e cinico collega di Vincenzo e una serie di personaggi bizzarri tra i quali Benny Lacalamita, Espedito Lenza, Pino Silvestre, Duccio Crivelli alias “Gaviscon” che daranno vita ad una moltitudine di equivoci e situazioni imbarazzanti e grottesche che vi faranno innamorare di questo romanzo…

 

TRAMA

“Ci sono personaggi che continuano a camminarci in testa anche a libro chiuso, tanto vivi che sembra d’incontrarli in giro. Vincenzo Malinconico è così, funziona per contagio. Spara battute a mitraglia e ci costringe a pensare ridendo. Questa volta lui e la sua voce sono alle prese con la causa di separazione di Veronica Starace Tarallo, bella da stordire e per nulla disposta a darla vinta al marito (avvocato cinico, ricco, spregiudicato e cafone) che vorrebbe liquidarla con due spiccioli. Una lotta che si annuncia impari tra un uomo che sulle manovre spregiudicate ha costruito fama e fortuna e l’avvocato semi-disoccupato Malinconico, quasi geniale, quasi risolto, quasi felice. Un uomo a cui manca sempre tanto così.”

RECENSIONE

Questo romanzo di Diego De Silva (scrittore di numerosi libri tradotti in vari Paesi del mondo, sceneggiatore e giornalista italiano, che collabora a “Il Mattino” e “L’Espresso”) è il quarto ad avere come  protagonista  l’Avvocato Vincenzo Malinconico, un legale napoletano quasi cinquantenne, mezzo disoccupato, divorziato, dalla battuta sempre pronta, circondato da amici e parenti con nomi strampalati  e caratteristiche quasi comiche. E’ un romanzo che si legge tutto d’un fiato,  anche per chi non ha letto gli altri tre, perché sin dalle prime pagine le vicende personali e private di Vincenzo Malinconico che sono narrate con un linguaggio scorrevole e divertente, da commedia, alternando lessico giuridico a parole  in dialetto napoletano  e abbastanza colorite, con dialoghi a volte improbabili  tra i vari personaggi ma che costituiscono un delizioso contorno al romanzo, coinvolgono il lettore in un modo da far apparire il protagonista come il vicino della porta accanto con i suoi pregi e difetti. In “Divorziare con stile” si comincia dalla spiegazione del perché Vincenzo Malinconico non ama i Giudici di Pace e uno in particolare Pestalocchi (che già il nome è tutto un programma), il quale deve decidere riguardo ad una causa  che lo vede come legale di una delle parti  della controversia e dalla cui causa  si snodano tutte le vicende  in questo romanzo. Si ripercorre l’infanzia di Vincenzo con zio Mik,che è anche il suo assistito nella causa con Pestalocchi giudice a cui Malinconico non risparmia critiche, frecciatine e anche altro, il suo sentirsi un professionista squattrinato,  sino ad arrivare all’incontro col suo vecchio collega di praticantato Benny Lacalamita, viziato avvocato figlio di papà con studio ben avviato, che nella vita avrebbe voluto far tutto fuorchè indossare la toga e che ben presto si rileverà essere una risorsa per Vincenzo e poi al probabile rilancio della sua carriera, grazie al mandato ad assistere la bella Veronica Starace Tarallo in una causa di divorzio. Veronica una donna di cui tutti si innamorano al primo sguardo quando entra in un ristorante o mentre passeggia per la città, all’apparenza la classica femme fatale ricca, famosa, sposata con l’altrettanto  famoso, spregiudicato e facoltoso  avvocato Ugo Maria Starace Tarallo,  principe del foro di Napoli al contrario di Vincenzo. Veronica che sceglie proprio Malinconico in quanto agli antipodi del suo quasi ex marito per farsi assistere nel divorzio e che ben presto dimostrerà di  essere una donna molto intelligente e sensibile e al cui fascino Vincenzo non sa se resistere o meno. Malinconico inoltre, nonostante tutti i suoi guai professionali e i suoi dilemmi esistenziali deve anche fare i conti con la sua famiglia, con Alagia, la figliastra che considera sua figlia  a tutti gli effetti, con la ex moglie Nives, il figlio Alfredo, con i suoi ex compagni di liceo come Pino Silvestre o “Gaviscon” che non ha nessuna voglia di vedere e un coinquilino di studio al quanto particolare. Il romanzo di De Silva con humor e comicità attraverso l’Avvocato Vincenzo Malinconico e le sue vicende personali e professionali delinea un quadro della situazione economica e sociale che si vive nell’ Italia di oggi, che coinvolge non solo il  mondo delle professioni legali, ma tanti altri aspetti della nostra società tanto è che ognuno di noi ben può rispecchiarsi in uno dei personaggi della narrazione e per questo “Divorziare con stile” è da leggere assolutamente!

                                                                                                                      Autore: Diego De Silva

                                                                                                   Editore: Einaudi

                                                                                                                 Collana: Super ET

                                                                                                                       Anno di pubblicazione: 2019

                                                                                                                       Pagine: 382

                                                                                                                       Genere: Narrativa contemporanea

                                                                                                                        Età: 18

 

CITAZIONI

 “Quando entriamo in aula, Pestalocchi ha già preso possesso della scrivania e se la tira manco un presidente di Cassazione. Quanto gli piace trattare gli avvocati dall’alto in basso, salutandoli con il vago cenno d’assenso di chi ha fatto troppa carriera per dire Buongiorno, non potete neanche immaginarvelo”

“Gli avvocati che lavorano per vivere devono confrontarsi ogni giorno con questa sottovalutazione sociale diffusa che si nutre dell’inefficienze della giustizia per accanirsi su di loro e trattarli da complici in un sistema lento e guasto”

“Un pomeriggio uggioso di metà ottobre Oliviero Carmine, alias zio Mik, da me rappresentato e difeso nella causa di svolgimento in corso davanti al giudice di Pace Pestalocchi Pasquale, camminando di buona lena a testa bassa per ripararsi dalla pioggia, nel tentativo di accedere al Non solo Coffee Bar, Tabacchi e scommesse di Galloppo Lucia Santa, non notando la porta a vetri dell’esercizio di rivendita, impattava violentemente contro la medesima, riportando una frattura al setto nasale.”

“Benny l’ho conosciuto nel secolo scorso. A frequentare le aule penali, all’epoca eravamo in pochi per cui ci contavamo sulle dita.”

“Veronica S. Tarallo ha la presunzione di poter apparire nella vita degli uomini che le interessano in qualunque momento del giorno e della notte “

“Chissà che non dipenda dal mio cognome questo carattere che mi ritrovo. E non è mica un effetto dell’età che avanza. A sette anni ero già così”

                                                                                                                                                                     S.R.

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