IL GRANDE FUTURO
Giuseppe Catozzella
Una fiaba post-contemporanea
TRAMA
Amal nasce su un’isola in cui è guerra tra Esercito Regolare e Neri, soldati che in una mano impugnano il fucile e nell’altra il libro sacro. Amal è l’ultimo, servo figlio di servi pescatori e migliore amico di Ahmed, figlio del signore del villaggio. Da piccolo, una mina lo sventra in petto e ora Amal, che in arabo significa speranza, porta un cuore non suo. Amal e Ahmed si promettono imperitura amicizia, si perdono con i loro sogni in mezzo al mare, fanno progetti e dividono le attenzioni della affezionata Karima. Vivono un’atmosfera sospesa, quasi fiabesca, che si rompe quando le tensioni che pesano sul villaggio dividono le loro strade. In questo nuovo clima di conflitti e di morte anche Hassim, il padre di Amal, lascia il villaggio, portando con sé un segreto inconfessabile. Rimasto solo, Amal chiede ancora una volta il conforto e la saggezza del mare e il mare gli dice che deve raggiungere l’imam della Grande Moschea del Deserto, riempire il vuoto con un’educazione religiosa. Amal diventa preghiera, puro Islam, e resiste alla pressione dei reclutamenti. Resiste finché un’ombra misteriosa e derelitta riapre in lui una ferita profonda che lo strappa all’isolamento. Allora si lascia arruolare: la religione si colma di azione. Ma è proprio questo l’unico destino consentito? Qual è il bene promesso? L’avventura di vivere finisce davvero con la strage del nemico?
RECENSIONE
Giuseppe Catozzella con questa opera ha regalato ai suoi lettori una fiaba contemporanea, potente e illuminante.
Amal è un ragazzino pieno di vita e di “speranza” (come suggerisce il suo nome arabo). Passa le giornate a coltivare con premura e accortezza l’amicizia con Ahmed, figlio del signore del villaggio, presso il quale Hassim, padre del giovane Amal, è servitore. Amal, per la sua giovanissima età, non soffre la differenza sociale esistente tra la sua famiglia di servi e la famiglia di padroni di Ahmed. La loro è pura amicizia, fondata sull’onore, sulla fiducia e sul legame speciale che condividono con Karima. Nel corso del racconto ci sono momenti importanti di crescita e di cambiamento di Amal che lo costringono a guardare la vita con occhi diversi e con animo spesso turbato. La sua storia è la storia di tutti gli esseri umani. È la storia di chi ha la necessità di scoprire se stesso/a per focalizzare, e si prefigge di raggiungere, l’obiettivo fondamentale della propria esistenza su questo pianeta. Amal, in pochissimi anni di vita percorre un cammino esteriore ma soprattutto interiore che lo portano presso lidi nascosti e impensabili dell’anima e del cuore. Spesso si trova in situazioni indecifrabili che lo obbligano a dover reagire e a scegliere la soluzione migliore grazie esclusivamente all’istinto. Nulla è scontato nel suo percorso di vita ed è proprio questo che rende questo libro un’opera fiabesca contemporanea. Catozzella restituisce ai lettori una visione del mondo, ed in particolare degli esseri umani che lo abitano, chiara, lucida e trasparente, senza veli e senza ipocrisie. È un testo letterario da leggere, e da rileggere, e probabilmente da consigliare anche per lo studio scolastico.
Autore: Giuseppe Catozzella
Editore: Feltrinelli
Pagine: 272
Anno di prima pubblicazione: Febbraio, 2017
Genere: Romanzo
Età lettura consigliata: 14 +
CITAZIONI
“Tutte queste cose complicatissime m’insegnò mio padre, senza dire nemmeno una parola. M’insegnò il mare, m’insegnò i pesci. M’insegnò il sole e le onde. M’insegnò il sale e la pesca. M’insegnò la pazienza. Tutto questo m’insegnò, senza mai aprire bocca. Mi parlò con i suoi gesti. Gesti che raccoglievano, come reti con i pesci, il peso dell’eredità del mondo e, senza nominarlo, me lo consegnavano.”
“C’è, tra le persone, qualcosa che le rende tanto più sole quanto più disperatamente cercano di non esserlo.”
“Se t’incammini incontrerai ciò che non conosci, ti aprirai all’ignoto. Se resti fermo t’imbatterai solo in ciò che conosci già. Sono le deviazioni che conducono alla meta.”
“Combattemmo come mai nella nostra vita. Animali a cui un vento terribile aveva strappato l’anima.”
“Volevo solo ricordarti che la felicità è un diritto di tutti, Amal. Ricorda queste parole, qualunque cosa accada alla tua giovane vita.”