Barbara Palombelli
MAI FERMARSI
La storia di Barbara Palombelli: giornalista, conduttrice radiofonica, volto noto della televisione italiana e prima ancora donna, figlia, moglie e madre che sulla tenacia ha costruito tutta la sua vita.
TRAMA
“Mi sembra di essere cambiata pochissimo: il mondo attorno a tutti noi, invece, corre così veloce che mi è tornata la voglia di fermarmi, di nuovo, per raccontare come eravamo e come mai siamo diventati così. Non ho mai avuto tempo per chiedermi se ero felice.”.
Il segreto di Barbara Palombelli è vivere tutto in presa diretta, senza filtri, in uno slancio continuo di rigore ed entusiasmo che non conosce tregua. Dall’infanzia negli anni Cinquanta (“una realtà libera come nessun asilo potrà mai essere”) all’avventura della conduzione di Forum (“un transatlantico da guidare tutti i giorni, su cui si provano emozioni incredibili”), l’autrice racconta con dolcezza e ironia gli affetti e gli eventi che l’hanno accompagnata, coinvolgendo noi tutti nelle sue peripezie di bambina, ragazza, donna. “Ero una bambina preoccupata,” scrive “sono una donna ancora preoccupata.”
L’impegno continuo e costante, nel lavoro come nella vita famigliare, è stato il suo segreto. Nella sua valigia dei ricordi ci sono le ginocchia sbucciate di una bambina irrequieta, un’educazione rigorosa ma libera, il rumore delle macchine da scrivere nelle redazioni dei giornali, Roma con i suoi giardini e le sue strade, con le sue case e i salotti. E poi quattro figli, di cui tre adottati dopo lunghe battaglie, una famiglia che sembra un circo, gli amici, i maestri, i compagni di viaggio. In queste pagine dense di emozioni si scopre il mondo di una donna che ha avuto il coraggio di correre dietro ai suoi sogni.
“Non ho mai buttato un minuto della mia vita o del mio corpo. Le persone con cui ho vissuto i momenti più belli le amerò per sempre.”
RECENSIONE
Il libro scritto da Barbara Palombelli, giornalista romana che sin da giovanissima ha collaborato con le più importanti testate giornalistiche italiane quali l’Europeo, Panorama, Repubblica e Corriere della Sera, è un ritratto di se stessa, della sua famiglia natale e poi della famiglia costruita con il marito Francesco Rutelli, politico ed ex sindaco di Roma, famiglia che entrambi i coniugi affettuosamente chiamano “circo”. L’autrice racconta dapprima la sua infanzia, i ricordi della sua giovinezza vissuta con il fratello e i cugini a Roma, i pomeriggi trascorsi nella casa della nonna a Piazza di Spagna, che lei definisce come gli anni più belli della sua vita, i suoi studi al liceo Righi, il rapporto con la fede, gli inizi della sua carriera, il lavoro all’Europeo, l’incontro e l’amore per suo marito Francesco, la frequentazione dei salotti buoni di Roma e la passione per il mare.
Poi racconta l’amore per il figlio Giorgio, avuto dal marito e quella che è stata la sfida più difficile della sua vita, l’ottenere in adozione gli altri tre figli: Serena, Monica e Francisco. Nel libro scritto in modo scorrevole, la scrittrice ripercorre le tappe più importanti della sua vita inserendo aneddoti e tradizioni di vita oltre che sue e della sua famiglia, dell’Italia e degli Italiani medi quale attenta conoscitrice della società in cui è vissuta e vive.
E’ un libro in cui emerge soprattutto il lato umano, non solo professionale di questa donna, moglie, madre, giornalista e personaggio pubblico italiano. “Mai fermarsi” è da leggere perché con esso si può conoscere meglio la figura di Barbara Palombelli, una delle giornaliste più famose e apprezzate d’Italia da quasi mezzo secolo, che oltre a tenere compagnia ogni giorno agli Italiani con i suoi programmi Tv, è da considerare un esempio per tutte le donne, per le sue doti caratteriali quali la gentilezza, la forza, l’intelligenza, il coraggio e la tenacia, doti che da sempre caratterizzano la sua vita e che al giorno d’oggi sono quasi sempre più rare da trovare.
Autrice: Barbara Palombelli
Editore: Rizzoli
Pagine: 176
Anno di prima pubblicazione: 2019
Genere: Saggio
Età lettura consigliata: 18+
CITAZIONI
“Non ho mai buttato un minuto della mia vita o del mio corpo… Le cose facili non mi sono capitate e qualche volta le ho scartate. La sfida, mi perdonino le rivali vere o presunte nella vita e nel lavoro, l’ho sempre giocata con me stessa.”
“Non sono quella che descrivono o calunniano, non sono neppure la iena carrierista che piace raccontare agli amici più cari.”
“Desiderando tante cose, vita normale, famiglia, figli, amiche, il lavoro non è mai stato il mio unico interesse. Nelle sconfitte, quando magari pensavo di meritare di più di quello che avevo, mi sono organizzata con gli sport, le passioni, i sentimenti. Il giudice più severo di me stessa sono io, ho sempre capito quando sono stata messa da parte ( tante volte). Le ragioni degli altri le ho rispettate, incazzandomi un po’ sul momento, ma mai diventando una pentola di fagioli o portando rancore.”
“A casa mia era considerato un privilegio assoluto l’essere nati a Roma, la città più bella del mondo. Tutto era troppo e bisognava meritarselo.”
“Il mare mi piace tutto….Ho girato il mondo per ritrovare il chiosco sulla spiaggia della mia infanzia- la capanna di legno del bagnino Toni, sul litorale di Fregene – e i baretti di Anzio….Non potrei vivere senza il mare, quando posso lo cerco e lo raggiungo anche d’inverno.”
“Amici mai persi, mille volte ritrovati con gioia. Eravamo tanti, con i fratelli e i cugini coprivamo tutte le scuole di Roma. A volte mi sembra di conoscere anche indirettamente tutta la città. Il popolo l’ho incontrato negli anni del marito sindaco, migliaia di chilometri di città battuti palmo a palmo, con amore.”
“Francesco per me è un compagno, è ancora il ragazzo riccio col motorino che beve il frullato al bar sotto la sede del Partito radicale.”
“I nipoti sono quelli che prenderanno il nostro posto quando non ci saremo più… Ci faranno secchi e stecchiti senza lacrime né problemi occuperanno il nostro posto e non ci sarò quando butteranno al mercatino di Porta Portese la mia collezione di macchine fotografiche antiche.”
“Il mio circo familiare non sarebbe completo senza i cani che ho amato, compagni di avventure fin da quando ero piccola.”
S.R.